Di Dio è questa gioia tanto grande
Signore, dammi questa grazia
che è l’impronta dell’incontro con te:
la consolazione e la pace spirituale.
E’ un dono di Dio che incomincia
con lo stupore di gioia
nell’incontro con Gesù Cristo.
Amen.
Le letture del Giovedì nel’Ottava di Pasqua parlano dello stupore della folla per la guarigione dello storpio operata da san Pietro in nome di Cristo e lo stupore dei discepoli di fronte all’apparizione di Gesù risorto.
Lo stupore dell’incontro con Cristo è il cuore della breve omelia di papa Francesco durante la Messa presieduta questa mattina alla Casa Santa Marta.
“Lo stupore è una grazia grande, è la grazia che Dio ci dà nell’incontro con Gesù Cristo. E’ qualcosa che fa sì che noi siamo un po’ fuori di noi per la gioia … non è un mero entusiasmo, come quello dei tifosi quando vince la loro squadra, ma è una cosa più profonda. E’ fare l’esperienza interiore di incontrare Gesù vivo e pensare che non sia possibile: Ma il Signore ci fa capire che è la realtà. E’ bellissimo!
Forse è più comune l’esperienza contraria, quella che la debolezza umana e anche le malattie mentali, o il diavolo, fanno credere che i fantasmi, le fantasie, siano la realtà: quello non è di Dio. Di Dio è questa gioia tanto grande che non la si può credere. E noi pensiamo: ‘No, questo non è reale!’. Questo è del Signore. Questo stupore è l’inizio dello stato abituale del cristiano.
Certo non possiamo vivere sempre nello stupore. No, davvero, non si può. Ma è l’inizio. Poi, questo stupore lascia l’impronta nell’anima e la consolazione spirituale. E’ la consolazione di chi ha incontrato Gesù Cristo.
Dopo lo stupore, dunque, c’è la consolazione spirituale e alla fine, «ultimo scalino», c’è la pace. Sempre, un cristiano anche nelle prove più dolorose, non perde la pace e la presenza di Gesù e con un po’ di coraggio può pregare: Signore, dammi questa grazia che è l’impronta dell’incontro con te: la consolazione spirituale e la pace. Una pace che non si può perdere perché non è nostra, è del Signore: la vera pace non si vende né si compra. E’ un dono di Dio, perciò chiediamo la grazia della consolazione spirituale e della pace spirituale, che incomincia con questo stupore di gioia nell’incontro con Gesù Cristo. Così sia.”
Papa Francesco, 4 Aprile 2013
Fonte: http://www.avvenire.it
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